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Il Comune di Cassino aderisce al progetto PUOI per l’inserimento lavorativo per cittadini extracomunitari

6 Settembre 2019

18 posti a disposizione per titolari di permesso di soggiorno

L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro ha promosso il progetto PUOI (Protezione Unita a Obiettivo Integrazione) attraverso il quale finanzia percorsi di integrazione socio-lavorativa per titolari di protezione internazionale e umanitaria, titolari di permesso di soggiorno e cittadini stranieri entrati in Italia come minori non accompagnati e regolarmente soggiornanti ma disoccupati.

I percorsi di integrazione socio-lavorativa si basano sullo strumento della “dote individuale”, con la quale – insieme ad una dotazione monetaria – viene garantita l’erogazione di una serie di servizi di supporto alla valorizzazione e sviluppo delle competenze, all’inserimento socio-lavorativo e all’accompagnamento verso l’autonomia (formazione on the job, tirocinio), attraverso la costruzione di Piani di Azione Individuali.

Il Vice Sindaco, Francesco Carlino, questa mattina ha firmato l’adesione al progetto del Comune di Cassino che, in qualità di soggetto ospitante, potrà inserire fino a 18 persone: «Come tutti sanno – ha sottolineato Carlino – il Comune ha una gravissima carenza di personale. Questo progetto può essere una grande opportunità per supportare i vari settori dell’Amministrazione ed avere un rilancio in termini di operatività». Il progetto prevede 6 mesi di lavoro retribuito presso i vari Settori dell’Amministrazione comunale, scelti in base al profilo dei candidati. Il compenso è di 500 euro al mese.

«L’integrazione è ormai un obiettivo per la nostra società e va intesa anche come dovere morale», sottolinea Luigi Maccaro, Assessore alla Coesione sociale con delega all’Integrazione. «In molte situazioni, anche sul nostro territorio, sono proprio gli extracomunitari a risolvere i problemi di carenza di manodopera locale, a consentire lo sviluppo delle imprese e a rilanciare l’economia. Ma il discorso non è solo economico. Il dialogo con altre culture, religioni e minoranze rappresenta un valore aggiunto, anche in termini di apporto di professionalità e nuove capacità, che è sempre di grande importanza, anche nei servizi di prossimità che vengono erogati per migliorare la qualità di vita delle persone».

La documentazione può essere presentata entro il 22 settembre allo sportello dell’Assessorato alle Politiche sociali e deve comprendere la copia del permesso di soggiorno (di almeno 2 anni), l’iscrizione all’ufficio di collocamento, la tessera sanitaria, il codice fiscale ed un documento di identità valido.

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